26 marzo 2022
Con oggi la Redazione Interculturale inaugura la nuova rubrica Diario di bordo, uno spazio in cui condividere news, ultimi avvenimenti, pensieri e riflessioni, propositi e progetti… come un vero e proprio diario! Buona lettura!
Sabato 5 marzo
Quel giorno la Redazione conosce Essa, ragazzo di 31 anni proveniente dal Gambia, da Basse. Essa è in Italia dal 2014 e vive a Medole (MN). Nel suo Paese d’origine Essa ha studiato per 9 anni ma non ha terminato gli studi, ha iniziato a lavorare da molto giovane come agricoltore e commerciante. Ha studiato saldatura in Italia.
Essa parla ben otto lingue: Fulah è la sua lingua madre, ma conosce e parla anche bambara, wolof, mandinka, soninke (lingua del popolo Sarakolé), diankanke, diola e inglese.
In Gambia vivono la madre e la moglie con il loro bambino.
Lo stesso giorno Pap Khouma chiede al resto della Redazione se hanno festeggiato il carnevale, terminato da poco, e racconta di come in Senegal e Gambia koumpo o kankouran (il carnevale nella lingua di quei luoghi) si festeggi con canti e balli in maschera.
Anche Mary conosce molto bene il carnevale perchè anche in Nigeria si festeggia con balli e canti in compagnia.
Souleymane non conosce il carnevale ma parla di mawlid, o mawloud, una festa religiosa mussulmana che si tiene in Niger, della durata di una notte in cui si prega Dio e si festeggia. La stessa festa che Ahmad, proveniente dall’Afghanistan, chiama mulla.
Ahmad fa notare come anche in Italia ci siano tantissime feste: lui è qui solo da qualche mese ma ha già avuto modo di sentirne e vederne molte! Come dargli torto? Tra epifania, carnevale, festa della donna (festa fondamentale, come ci ricorda Mary!), Pasqua, pasquetta, 25 aprile, primo maggio, festa della Repubblica, ferragosto, Natale e tutte le varie festività religiose o meno, locali o nazionali, che ci sono, non si può certamente non dargli ragione!
Sabato 12 marzo
Piccola riflessione sul pregiudizio, tema estremamente importante sul quale la Redazione certamente tornerà. Mentre con Ahmad si sta guardando la città di Mantova su Google Maps e parlando dei luoghi della città che conosce, riferisce di essere entrato una volta in una chiesa bellissima, la Basilica di Sant’Andrea, e di aver avuto paura di essere cacciato perchè mussulmano. Daria e Mandeep lo tranquillizzano subito, non lo avrebbe mandato via nessuno, ma ciò ha fatto riflettere: può questo timore di Ahmad essere considerato un pregiudizio, o comunque essere legato in qualche modo ad esso? La riflessione è tutt‘ora aperta.
Sabato 19 marzo
All’inizio del collegamento Ahmad nota le librerie dietro di noi: ad Ahmad piacciono molto i libri, lo interessano, e Daria gli consiglia legati all’Afghanistan, Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini e Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda. Ahmad osserva che però i libri costano: gli viene suggerito di rivolgersi alla biblioteca vicina a casa per poter leggere tutti i libri che vuole gratuitamente e gli viene spiegato come funziona il servizio bibliotecario in Italia.
Un mio amico mi ha detto…
Lo stesso giorno vengono definiti altri argomenti di interesse dei quali trattare nei prossimi incontri: Mary vorrebbe saperne di più sul tema salute e assistenza medico-sanitaria in Italia, Mamadou è invece molto interessato al tema lavoro e dichiarazione dei redditi. Diallow vorrebbe approfondire ciò che è successo e sta accadendo in Siria e il tema profughi.
Durante la conversazione, c’è chi ha citato i consigli approssimativi ricevuti da amici o connazionali. Esempio: qualcuno ha affermato che è meglio non presentare il 730, perché chi lo faceva veniva multato… e ha aggiunto che l’ha detto un amico.
“Un mio amico mi ha detto…“ è una tendenza diffusa fra gli immigrati di tutte le origini che comprendono relativamente l’italiano. Tanti stranieri si sono inguaiati, alcuni hanno perso o faticano a rinnovare il permesso di soggiorno, altri si sono visti le tasse o le multe per soste vietate aumentare nel tempo, perché hanno ascoltato soltanto i consigli dell’amico o del connazionale.
Visto che è molto sentita la necessità di informarsi, abbiamo spiegato che è meglio approfondire e confrontarsi sui vari temi di interesse con persone che li conoscono, che sanno di cosa parlano, non affidarsi solo ai “sentito dire“ da parte di amici o conoscenti.