5 giugno 2021
La nostra redazione e i bravissimi Yoda, Raja e Sekou hanno intervistato per noi Fiorenza, insegnante e socia attiva di Amnesty International. Curiosi di conoscerla?
Buona lettura!
Coordinatore: Ciao Fiorenza! Da tantissimo tempo sei socia di Amnesty International: da quanto esattamente? Come sei entrata in contatto con questa realtà?
Fiorenza: Sono in Amnesty International da circa 25 anni. Da 15 vado nelle scuole per parlare di diritti. Sono entrata in Amnesty attraverso amicizie e anche perchè ho ritenuto che le conoscenze e il lavoro in Amnesty avrebbero arricchito la mia professione di insegnante.
Coordinatore: Qualche giorno fa, il 28 maggio, era il sessantesimo anniversario dell’associazione…
Fiorenza: Amnesty nasce nel 1961 da un’idea di un avvocato inglese, Peter Benenson, che legge sui giornali dell’arresto di due studenti portoghesi che hanno gridato “Viva la libertà!”. È stata creata per tutelare i diritti umani, il principio di libertà di parola e di espressione e per proteggere le persone che si vedono questo diritto negato. Amnesty fa proprio un documento, la Dichiarazione Univesale dei Diritti Umani, nato dopo le due guerre mondiali.
Yoda: Ciao Fiorenza, come stai?
Fiorenza: Ciao Yoda, sto bene, grazie!
Yoda: Da quanto tempo sei qui?
Fiorenza: Da tanti anni…
Yoda: Allora sei la mia nuova mamma!
Fiorenza: Ho già un altro figlio, Mohsin, un ragazzo pakistano di 25 anni al quale ho dato qualche lezione di italiano e che mi ha chiesto se può chiamarmi mamma!
Yoda: Hai studiato qua?
Fiorenza: Sì ho studiato in Italia e ho insegnato italiano e storia al liceo dell’ITIS, al Mantegna e al liceo artistico.
Raja: Ciao Fiorenza, come va?
Fiorenza: Ciao Raja, sto bene e tu come stai?
Raja: Sto bene, grazie. Dove abiti?
Fiorenza: Abito in città a Mantova, vicino al Duomo.
Raja: Hai bambini?
Fiorenza: Ho due nipotini di 10 e 12 anni.
Raja: Che lavoro fai?
Fiorenza: Ora lavoro nelle scuole per Amnesty International, assieme ad associazioni attive nei diritti umani coordinate dal CSV (Centro Servizi Volontariato), come insegnante dei diritti umani, i bisogni fondamentali della persona.
Coordinatore: In quali scuole insegni diritti umani?
Fiorenza: Dalle scuole elementari alle superiori.
Coordinatore: Come vengono accolte queste tematiche nelle scuole?
Fiorenza: Inizialmente ero titubante nel lavorare con i bambini della scuola elementare, temevo fosse più difficile far compredere loro queste tematiche. Poi mi sono accorta che con i bambini in realtà è più facile, hanno più entusiamo, soprattutto se le maestre fanno prima un buon lavoro di introduzione come spesso accade. Andando avanti con l’età delle ragazze e dei ragazzi c’è qualche difficoltà in più, e di certo il periodo di lockdown e didattica a distanza non hanno aiutato!
Sekou: Ciao Fiorenza, come stai?
Fiorenza: Bene Sekou, ho fatto la seconda dose di vaccino.
Sekou: Sei sposata?
Fiorenza: Mi sono sposata a 23 anni, separata, divorziata.
Sekou: Hai figli?
Fiorenza: Ho una figlia grande, che ha un negozio a Brescia di abbigliamento e accessori.
Sekou: Cosa fai in questo momento?
Fiorenza: Cerco di portare nelle scuole l’educazione civica, il rispetto per la dignità umana, ciò che siamo, indipendentemente dalla nostra religione, dalla pelle, da dove veniamo. Ognuno di noi è un concentrato di sentimenti, emozioni, di storia.
*Nella foto di copertina Fiorenza è quella con la camicetta bianca