Riflessioni sulla valutazione come processo teso agli obiettivi di padronanza linguistica
A seguito del decreto legge dell’8 aprile 2020 il MIUR ha stabilito che a partire dall’anno scolastico 2020-21 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni e delle alunne delle classi della scuola primaria venisse modificata, proponendo di sostituire le semplici indicazioni numeriche, con degli obiettivi disciplinari individuati per ciascun anno di corso e per le diverse discipline.
L’ultimo incontro annuale della rete didattica e integrazione si è proposto di verificare nella prassi come i diversi insegnanti aderenti hanno cercato di assolvere tale compito in merito all’insegnamento dell’italiano L2.
Quello che è chiaro è che in questo complesso anno scolastico di grande cambiamento ed emergenza pandemica, la scuola ha lavorato e sta lavorando per aggiornare molte delle sue pratiche. La valutazione della scuola primaria è uno dei punti salienti di questo cambiamento.
Rispetto all’insegnamento dell’italiano L2 il confronto tra docenti riguarda
1 La determinazione degli obiettivi
2 La modalità con cui esporre gli obiettivi (comprensibili – democratici- trasparenti)
Il Quadro Comune Europeo delle Lingue propone di valutare comprensione e produzione orale e scritta diversificando gli obiettivi a seconda dei livelli di competenza raggiuti.
IN PARTICOLARE l’I.C. di Castiglione uno sta lavorando in team per sviscerare e chiarire tali obiettivi in modo da renderli più specifici e adatti al contesto scolastico e in linea con le direttive di glottodidattica.
Stabilire obiettivi chiari, comprensibili è indice di trasparenza e democraticità, in tal senso sarebbe utile sia esprimere gli obiettivi a parole che usare forme grafiche e colori per evidenziare il raggiungimento di un obiettivo. Garantire le comprensione della valutazione è fondamentale per Rendere protagoniste le famiglie e far sentire studenti e famiglie riconosciuti dalla scuola.