5 novembre 2022
In queste settimane la Redazione si è occupata, tra le altre cose, di approfondire un argomento di massimo interesse per molti suoi membri: Mantova e la sua storia.
A partire da un testo, letto e analizzato durante gli incontri, abbiamo conosciuto un po‘ meglio la nostra città, dalle antiche origini, alla signoria dei Gonzaga, che ha fatto di Mantova un importante centro del Rinascimento italiano ed europeo, fino all’entrata nel Regno d’Italia, e poi ai giorni nostri.
Questo excursus ci ha portati anche alla scoperta dei palazzi che vediamo tutti i giorni, delle vie che percorriamo, delle piazze che ammiriamo. Molti membri della Redazione hanno inoltre partecipato a visite guidate di alcuni dei luoghi “incontrati” in classe (per esempio Palazzo Te), per entrare ulteriormente a contatto con il posto in cui vivono e con le persone, per essere più consapevoli.
Approfondire la storia di Mantova ha inevitabilmente fatto nascere molte domande e curiosità sulla Storia con la S maiuscola. Molto interesse ha suscitato la Storia contemporanea, in particolare il Novecento (Cosa sono state le due guerre mondiali? Cos’è stato l’Olocausto?) e i collegamenti con i nostri giorni (Cos’è stato il fascismo? Esiste ancora?). Parlare di storia ha fatto inoltre nascere riflessioni molto belle su tantissimi argomenti: l’importanza della nascita della scrittura prima e dell’invenzione della stampa poi per tramandare la memoria (ma siamo sicuri che siano una garanzia? Quante volte le guerre hanno comportato anche distruzione di libri, di intere biblioteche, di cultura?); le rivoluzioni tecnologiche e gli impatti positivi ma anche negativi che possono avere sulle nostre vite; i cambiamenti di pensiero e di stili di vita che si susseguono sulla nostra linea del tempo. Il tutto cercando di tenere bene a mente che la Storia, così come la realtà quotidiana, non è stata e non è unica e universale, uguale per tutti, ma è anzi estremamente complessa, fatta di innumerevoli punti di vista, che variano a seconda del luogo, della cultura, della religione, dell’economia, della politica… insomma, per dirla con Chimamanda Ngozi Adichie, evitando di cadere nel “pericolo di un’unica storia”.